Italia-Etiopia: Als Mcl, oggi a Roma incontro con il ministro Muferihat Kamil Ahmed. Confronto su corridoi lavorativi e Piano Mattei

30 Ott 2025 | blog

Questa mattina, presso l’ambasciata d’Etiopia in Italia, Katia Serena, amministratore dell’Associazione Lavoratori stranieri di Mcl, ha incontrato il ministro etiope delle Competenze e del Lavoro, Muferihat Kamil Ahmed. Erano presenti all’incontro anche l’ambasciatrice d’Etiopia in Italia, Demitu Hambisa, e Veronica Garra del Consorzio Umana Solidarietà.
L’appuntamento è stato l’occasione per un confronto sulle possibili sinergie da sviluppare per promuovere meccanismi etici e trasparenti di reclutamento e collocamento dei lavoratori, per sviluppare corridoi lavorativi regolari e sicuri tra l’Etiopia e l’Italia, favorire la formazione pre-partenza e l’inclusione socio-lavorativa dei lavoratori etiopi in Italia. Sono state valutate anche le possibilità di strutturare congiuntamente progetti strategici nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa. Tutto questo potrà confluire in un Memorandum d’intesa (Mou) che stabilirà un quadro di cooperazione tra le Parti e sul quale si è discusso approfonditamente questa mattina.
“Il nostro Paese – spiega Paolo Ragusa, presidente di Als Mcl – ha bisogno di lavoro straniero, tanto che fino all’anno scorso ad ogni click day per il Decreto Flussi le imprese hanno presentato un numero di domande per due volte superiore al numero dei posti disponibili. Per questo noi riteniamo che i corridoi lavorativi siano un percorso importante e da valorizzare. Momenti di confronto come quello di questa mattina con l’Etiopia sono di fondamentale importanza per uno sviluppo armonico di tale progetto”.
“L’importanza dei corridoi lavorativi – aggiunge Ragusa – è evidente intanto dal punto di vista etico, poiché i lavoratori formati non dovranno più affrontare le pericolose traversate nel Mediterraneo, a bordo delle carrette del mare, ma potranno invece utilizzare mezzi di trasporto sicuri, senza rischiare la vita e senza dover pagare. Dall’altro lato, i corridoi lavorativi sono vantaggiosi per il nostro Paese, in quanto sostengono l’economia italiana e rispondono adeguatamente al fabbisogno di manodopera delle imprese”.
“Abbiamo voluto fortemente questo incontro – sottolinea Serena – perché il nostro approccio al fenomeno migratorio dunque non è ideologico, ma pragmatico e di buon senso. L’immigrato è una persona che va rispettata. Non è utile presentare l’immigrazione come la panacea di tutti i mali, ma allo stesso tempo non è corretto strumentalizzare il fenomeno per alimentare paura sociale. Noi riteniamo necessario favorire la migrazione legale, organizzare una buona accoglienza e una buona integrazione, contrastando al contempo l’immigrazione irregolare senza mai ledere i diritti umani”.
“Tutto questo – conclude Serena – potrà essere armonizzato anche grazie alle sinergie che potremo sviluppare con l’Etiopia grazie al Piano Mattei per l’Africa”.

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