
–Il Cobis provinciale di Treviso, l’organismo paritetico per la sicurezza sul lavoro dei settori artigiani del manifatturiero e dei servizi, ha annunciato l’avvio di una sperimentazione innovativa per la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolta ai dipendenti neoassunti di origine straniera.
Il progetto prevede l’inserimento di mediatori culturali in qualità di facilitatori linguistico culturali nei corsi obbligatori come previsti dal Testo Unico sulla sicurezza, con l’obiettivo di garantire una comprensione piena ed efficace delle norme antinfortunistiche da parte dei lavoratori , superando le barriere linguistiche e culturali. La media dei dipendenti di cittadinanza stranieri occupati nell’artigianato in provincia di Treviso è in costante aumento e si attesta al 20% (circa 6.600 su un totale dei circa 33.000 ), dimostrando che gli stranieri sono una risorsa già significativa e in prospettiva sempre più strategica per garantire la competitività del settore artigiano.
«La sicurezza sul lavoro deve essere accessibile a tutti, non solo formalmente ma anche sostanzialmente», dichiarano i referenti di Confartigianato, Cna, Casartigiani e CGIL,CISL,UIL della provincia di Treviso che costituiscono il COBIS Treviso.
«Con il supporto dei mediatori culturali vogliamo rendere i corsi del manifatturiero artigiano (che per gli operai neoassunti durano fino a 16 ore) realmente inclusivi e capaci di prevenire rischi concreti» confermano i componenti del Cobis Treviso.
La sperimentazione coinvolge inizialmente un numero limitato di lavoratori stranieri che non comprendono ancora completamente la lingua italiana dei vari settori artigiani dove è più alta la presenza di operai stranieri assunti come nel metalmeccanico o nel tessile o in altri settori manifatturieri .Il progetto valorizza la professionalità dei tanti mediatori culturali già attivi nel territorio che da anni supportano gli stranieri nei percorsi di integrazione sociale e lavorativa. I mediatori sono stati individuati in collaborazione con i componenti istituzionali e del privato sociale del tavolo del lavoro legale area inserimento lavorativo insediato presso la Prefettura di Treviso e coordinato da Veneto Lavoro.
I mediatori affiancano i formatori durante le lezioni, facilitando la traduzione dei contenuti e l’adattamento culturale delle procedure per la sicurezza necessarie da apprendere per evitare infortuni. Sono già stati formati a settembre i primi operai stranieri di origine indiana, rumena, senegalese e pakistana e questi primi risultati mostrano un aumento significativo dell’interazione e della consapevolezza tra i partecipanti e generale soddisfazione da parte di tutti gli utenti del corso anche non stranieri .
Il Cobis Treviso punta ora a completare la sperimentazione prevista ainché che possa diventare un modello strutturale, da replicare anche nel settore artigiano delle costruzioni dove il numero di operai stranieri è ancora più alto, al fine di da valorizzare l’ingresso consapevole, preparato e di qualità dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro dell’artigianato che è alla continua ricerca di nuovi professionisti e una possibile estensione di questo progetto su scala regionale.
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