
Lunedì 16 giugno, con le prime corse in programma alle 4:00 del mattino, partirà a Ferrara il progetto sperimentale Agribus, un servizio di trasporto dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori agricoli dei comuni del basso ferrarese.
L’iniziativa, coordinata dalla prefettura, che ne assicurerà anche il supporto organizzativo, nasce per contrastare il fenomeno del caporalato e migliorare le condizioni di vita e lavoro nel settore agricolo, garantendo spostamenti sicuri e regolari, e si inserisce in una strategia più ampia di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Completamente gratuito per gli utenti nella fase sperimentale, il servizio di trasporto – di tipo noleggio con conducente (ncc), non di linea, con percorsi programmati in base alle esigenze delle aziende aderenti – avrà una capacità giornaliera di 150 persone e sarà attivo fino al 13 settembre 2025.
«Agribus – ha dichiarato il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello – segna un progresso significativo nella lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo del basso ferrarese. La prefettura di Ferrara sostiene con convinzione questa iniziativa, che aspira a diventare un modello di eccellenza replicabile a livello nazionale».
L’iniziativa è organizzata e finanziata da FA.V.L.A.F. – E.B.A.T. (Fondo Assistenze Varie Lavoratori Agricoli Ferraresi – Ente Bilaterale Agricolo Territoriale). Oltre alla prefettura sono coinvolti a vario titolo: la Sezione territoriale di Ferrara della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, istituita presso la Direzione provinciale INPS, il comune di Portomaggiore, la gestione dello sportello decentrato di Portomaggiore a cura dell’Agenzia regionale per il lavoro – Regione Emilia Romagna e la progettazione tecnica e il supporto operativo di Ami S.r.l., CIDAS Cooperativa Sociale.
La sperimentazione – spiega la prefettura in una nota – rappresenta il primo passo verso un possibile ampliamento del servizio, con l’obiettivo di candidarsi ai fondi Fami per l’anno 2026.